Pittore fiammingo, XVI/XVII secolo

olio su rame

22 x 18 cm.

incorniciato 42 x 39 cm.

Una intensa immagine del volto del Cristo come “Salvator Mundi", immortalato in una posa frontale, con lo sguardo fisso diretto all’osservante, opera di un maestro fiammingo attivo tra Cinque o Seicento.

L'espressione è solenne e trasmette un evidente messaggio protettivo, rassicurante, accentuato dal senso di ieraticità del volto, sublimato dall’autore grazie all’uso di una una posa forzatamente statica ed una frontalità che segue un rigore quasi geometrico.

E' la più iconica raffigurazione cristiana, resa popolare dai grandi maestri nordeuropei dal XV al XVI secolo, come come Gerard David (https://allenartcollection.oberlin.edu/objects/15554/holy-face), Hans Memling, Gerard David o Dirk Bouts.

La preghiera privata veniva incoraggiata e piccole opere come questa erano facilmente trasportabili e adatte all'uso domestico, per rispondere ad una tendenza spirituale che enfatizzava la meditazione e la riflessione sull'umanità e sulla passione di Cristo.

Seppur con lineamenti umani, è evidente la natura trascendentale, ereditata dalla tradizione orientale delle icone, lo sguardo ipnotico e misterioso, risaltato dal potente fascio di luce che colpisce frontalmente i lineamenti.

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