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Ritratto di nobildonna

Giovanni Maria delle Piane detto il Mulinaretto (Genova 1670 - Monticelli d’Ongina 1745)

Giovanni Maria delle Piane detto il Mulinaretto (Genova 1670 - Monticelli d’Ongina 1745),
attribuito
Ritratto di nobile gentildonna genovese

Primi del XVIII secolo

Olio su tela,
cm 79 x 65,
In pregevole cornice in legno intagliato e dorato 106 x 89 cm.

D2075 €7.800 richiedi informazioni

Il bel ritratto proposto, che raffigura una nobile gentildonna genovese, abbigliata in modo sontuoso ed elegante, ci illustra i caratteri stilistici tipici del pittore Giovanni Maria Delle Piane, detto il Mulinaretto, qui intento ad impiegare al meglio i canoni di successo della ritrattistica genovese.

La nobildonna esibisce un’espressione severa e fiera, un sorriso appena accennato ma carico di determinazione; la posa ben eretta e autoritaria viene ingentilita dal vezzo del nastro rosso intrecciato nel capelli, che richiama il broccato delle vesti, secondo un gusto interpretativo tipico del Delle Piane.

Nel dipinto si apprezzano il minuzioso dettaglio dei pizzi delle maniche e dei tessuti sul decolleté, i ricchi panneggi dell’abito, il contrasto dei colori tra i fili d’oro del ricamo ed il rosso cangiante del tessuto che avvolge la figura e che emerge dallo lo sfondo scuro. La conduzione piacevole che caratterizza il tratto raffinato si apprezza, infine, nell'abilità di rendere scorrevole la luce sulle vesti e sull’incarnato della donna.

L'artista, allievo a Roma di Giovanni Battista Gaulli e rientrato in patria nel 1684, divenne il ritrattista più conteso, attivo per i Borbone e richiestissimo dalla committenza nobiliare genovese, soprattutto femminile, che, entusiasta delle sensibilità desunte dagli esempi del Rigaud e di Nicolas de Largillierre, elesse l'artista quale regista delle iconografie dinastiche cittadine.
Sia tecnicamente che pittoricamente evidenti sono infatti gli influssi francesi, determinati dalla fitta rete di rapporti, politici ed economici, che Genova intrattiene con la Francia e la Corte di Luigi XIV; per tal motivo a Genova perviene una nuova sensibilità e, dopo l'influenza di Van Dyck, si fa strada la conoscenza dei pittori ritrattisti francesi a cui il pittore aderisce con linguaggio pittorico semplice ma elegante nella resa.

Il dipinto si trova in eccellente stato di conservazione, arricchito da una pregevole cornice dell’epoca in legno intagliato e dotato

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Dipinto corredato di certificato di autenticità fotografico a norma di legge.
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