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Ritratto di nobildonna, a mezzo busto, con libro in mano

Santi di Tito (Sansepolcro, 1536 - Firenze, 1603)

Santi di Tito (Sansepolcro, 1536 - Firenze, 1603)
Ritratto di nobildonna, a mezzo busto, con libro in mano

Sec. XVI

olio su tavola
75 x 61 cm
con cornice 115 x 101 x 10 cm.

Provenienza:
Collezione privata, Svizzera
Vienna Palais Dorotheum, 10.11.2020, lotto 13 (Stima: Eur 40.000- 60.000)
URL: https://www.dorotheum.com/it/l/6937663/
In tale occasione è stato redatto uno studio storico-scientifico ed attributivo dal prof. Carlo Falciani (Firenze Febbraio 2020)
D25-055 IN ANTEPRIMA richiedi informazioni

Il qualitativo ritratto proposto è stato attribuito da Carlo Falciani (in occasione del passaggio in asta Dorotheum nel 2020) al pittore Santi di Tito, non solo una delle personalità più influenti della scena artistica fiorentina, ma anche il più interessante ritrattista cittadino della seconda metà del Cinquecento.

Lo studioso ne ha in particolare proposto una datazione verso la fine degli anni Settanta del XVI secolo, ovvero il periodo coincidente con gli anni più fecondi e felici del pittore fiorentino: Santi di Tito contribuì infatti a Firenze al superamento del tardo manierismo, in nome del recupero di un realismo di segno classicista e neo-quattrocentesco.

L'attribuzione di questo ritratto al pittore appare subito evidente per l'inconfondibile disegno ovale e fermo del volto, reso con un incarnato dai toni compatti rosati, che conservano una notazione di luce e di naturale sensibilità in linea con i dettami controriformistici, di cui il pittore fu uno dei più fedeli assertori sulla scena fiorentina.

Sempre tipica del suo stile è poi la ferma e volumetrica rappresentazione dell'abito, finemente definito nei piccoli intagli del ricamo, ma allo stesso tempo tipicamente semplificato nelle maniche e nel busto; anche la notazione luministica con la quale è rilevato il disegno attraverso stesure compatte ma sottili e trasparenti, oppure l’ampia gorgiera bianca che conferisce una luce nitida all'intero dipinto sono una suo firma distintiva.

Come suggerito dall’ studioso, possiamo paragonare il nostro dipinto al ‘’Ritratto di Guido Guardi con i figli’’ [1], di collezione privata, eseguito tra il 1564 e il 1568 ed esposto alla mostra Il Cinquecento a Firenze (Palazzo Strozzi 2017-2018, n. IV. 5, pp. 156-157); in questo, pur in un ritratto maschile, Santi di Tito usa la medesima cifra formale nella resa dei volti e delle gorgiere. Anche nel presente ritratto, il solido volume e la possente figura del personaggio sono impostati su uno sfondo monocromo, prossima a quella di Guido Guardi con i figli.

Santi di Tito si formò a Firenze nella bottega del Bronzino, dal quale apprese la predilezione per i volumi arrotondati e luminosi a cui si aggiunse un'attenzione per la chiarezza compositiva e il naturalismo imposti dai dettami della Controriforma, che lo portarono a studiare lo stile di Scipione Pulzone e degli Zuccari, che conobbe sia a Firenze che durante il suo soggiorno romano.

Col passare degli anni, il carattere di ascendenza bronzinesca si orienta sempre più in favore di una pittura più morbida e sensibile, con esiti di naturalezza sempre maggiore, a cui il nostro Ritratto di donna sembra appartenere.

A giudicare dal livello delle commissioni, Santi di Tito divenne uno dei più importanti ritrattisti fiorentini del suo tempo, e questo ruolo gli deriva proprio dalla sua abilità pittorica e dal suo interesse per il dato naturalistico, unitoi alla sapienza del disegno di tradizione fiorentina, che lo ponevano come naturale erede, al pari di Allori, della via aperta dal Bronzino.

[1] Santi di Tito (Firenze 1563-1603) Ritratto di Guido Guardi con i figli
1564/68-1570/80, olio su tavola, cm 98,4 x 75. - 
Collezione privata


INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI:

Il dipinto viene venduto corredato di certificato di autenticità e scheda iconografica descrittiva.
Ci occupiamo ed organizziamo il trasporto delle opere acquistate, sia per l'Italia che per l'estero, attraverso vettori professionali ed assicurati.

Qualora abbiate il desiderio di vedere questa od altre opere di persona, saremo lieti di accogliervi nella nostra nuova galleria di Riva del Garda, in Viale Giuseppe Canella 18. Vi aspettiamo!

Contattateci per qualsiasi informazione o per organizzare un a visita, saremo lieti di rispondervi.

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