Pittore tizianesco della fine del ‘500
Ritratto di Carlo V d’Asburgo
Pittore tizianesco della fine del ‘500
Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore 1490 – Venezia 1576)
Ritratto ufficiale di cavaliere in armatura (probabile Carlo V d’Asburgo)
Olio su tela
141 x 112 cm.
141 x 112 cm.
In cornice antica cm. 142 x 113 cm.
Questo affascinante ritratto virile in posa, dove l’effigiato di nobile estrazione sociale è immortalato con una sontuosa armatura cerimoniale mentre impugna lo scettro del comando, può riconoscersi come un’opera di un pittore rinascimentale di retaggio italiano, e precisamente d’ambito di Tiziano Vecellio (Pieve di Cadore 1490 – Venezia 1576).
Tiziano contribuì in modo decisivo a rendere il Cinquecento il secolo d’oro della ritrattistica, in cui rivive e si rinnova l’antica tradizione classica della rappresentazione realistica attenta alla definizione dei caratteri individuali dei personaggi. Nella Venezia di fine secolo Tiziano divenne pertanto tra i ritrattisti 'di rappresentanza' più ricercati: la sua specialità era il ritratto di corte, con cui immortala sovrani, papi, cardinali, principi e condottieri generalmente a figura intera o più spesso a mezza figura, di tre quarti o seduti, in pose ufficiali.
I temi della forza, della prestanza virile, dell’audacia delle armi e delle armature, divennero di grande attualità nel XVI secolo, suggerendo che il farsi ritrarre in armi era una vera necessità per imporre il proprio status e per trasmettere un'immagine di autorità e di legittimo esercizio del potere.
Come possiamo constatare nel nostro dipinto, l’attenzione del pittore è posta sull’austerità della fisionomia e della posa in l’armatura finalizzata alla rappresentazione del potere, incarnato nel nostro effigiato.
Il nostro autore è estremamente attento ai dettagli ed esegue perfettamente il modello: figura in piedi a mezzo busto, leggermente di tre quarti, con il bastone del comando impugnato come fosse uno scettro regale, un fondo scuro che esalta i minuti particolari dei ceselli dell'armatura, un'espressione severa ed uno sguardo che cede alla tentazione di fissare lo spettatore.
Per poter giungere ad una plausibile attribuzione è opportuno fare una digressione sull’importanza che Tiziano assunse per la ritrattistica a livello europeo: già nominato pittore ufficiale della Serenissima, a metà del Cinquecento la carriera del maestro era ormai immensa, tanto che tra i suoi maggiori estimatori e committenti vi erano Carlo V ed il figlio Filippo II di Spagna, pur non spostandosi mai da Venezia. L’opera è infatti estremante affine ad uno dei tanti ritratti che Tiziano eseguì del re asburgico Carlo V (1500-1558), in armatura e col bastone del comando, eseguito intorno al 1530, di cui tuttavia si perdono le tracce ma che viene tramandato fino a noi grazie ad una copia realizzata da Rubens nel 1603 (link: https://www.everypainterpaintshimself.com/article/rubens_copy_of_titians_charles_v_in_armor_with_a_d... )
Il dipinto è in buono stato di conservazione. Completo di cornice dorata.
INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI:
Il dipinto viene venduto corredato di certificato di autenticità e scheda iconografica descrittiva.
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