Il dipinto proposto, che ci proietta su una favolosa veduta costiera animata da tante figure affaccendate nelle loro variegate attività quotidiane, è trattato con quelli che sono tra i caratteri distintivi della paesaggistica fiamminga del Seicento: fantasia, attenzione ai dettagli ed uso particolare dei colori.

Tali concetti assumono piena forma verso la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, grazie alle esperienze illustrative promosse da nomi quali Gillis van Coninxloo (Anversa 1544 - Amsterdam 1607) e, soprattutto,  Marten van Valckenborch (Belgio 1535 - Francoforte 1612), dalle cui invenzioni pittoriche il nostro autore deve aver certamente attinto.

Notevoli sono le somiglianze compositive e stilistiche della tela in esame con le loro invenzioni iconografiche; a titolo comparativo possiamo menzionare l'''Ampio paesaggio montano, fluviale, con Abramo e gli Angeli'', con monogramma e data 'L VV FECIT 1610' passato da Christie's l'8 dicembre 2010 (https://www.christies.com/lot/lot-5391355/?intObjectID=5391355), anch'essa opera caratteristica dello stile tardo di Marten van Valckenborch.

Ritroviamo la sua grande abilità di fotografare paesaggi, che riescono a comprendere sia i dettagli quotidiani che gli straordinari contesti naturali, facendo appello direttamente all'immaginazione.

Una realtà minuziosa ed analitica, in cui è dato ampio spazio alla dimensione fantastica, quasi fiabesca.