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Madonna col Bambino e San Giovannino

Giovanni Battista Salvi (Sassoferrato 1609 - Roma 1685) o bottega

Giovanni Battista Salvi, detto il Sassoferrato (Sassoferrato 1609 - Roma 1685) o bottega

Madonna col Bambino e San Giovannino


Olio su tela

cm. 137 x 95

in cornice 157 x 118

D21-122 Venduto richiedi informazioni

Vi mostriamo questo magnifico dipinto, raffigurante la Madonna col Bambino e San Giovannino, che colpisce per la qualità della stesura e per la bellezza ideale, perfetta nella sua semplicità, con cui è stato definito il gruppo di personaggi.

Le tre figure seguono un'efficace composizione piramidale, che palesa l’evidente derivazione dai modelli leonardeschi, foriera di profondi significati allegorici, dove al centro si staglia Maria seduta, dai lineamenti dolci e delicati, i capelli raccolti che lasciano scoperti il collo e parte delle spalle. La Vergine è colta mentre stringe a se il piccolo Gesù, ritto in piedi mentre eleva le braccia per prendere il velo che le cade dalla spalla; alla sua destra vi è invece San Giovannino, raffigurato con i capelli ricci, in piedi con rispettosa devozione, mentre fissa con sguardo intenso lo spettatore.

La scena è ambientata in un ampio paesaggio collinare, nel quale si staglia un piccolo borgo, espediente anch’esso di derivazione rinascimentale.

E’ agevole ascrivere la splendida opera, che si distingue per la raffinata stesura pittorica, alla produzione artistica di Giovanni Battista Salvi, detto il Sassoferrato, del quale riprende una celebre composizione, il cui prototipo è conservato nella Collezione della Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia*.

L'intima religiosità dell'opera, il tono pacato della composizione e la sua finitura lucida sono tra gli stilemi tipici dei dipinti di Sassoferrato, che confluiscono in uno stile di straordinaria perfezione formale.

Giovanni Battista Salvi trascorse a Roma gli anni della sua formazione al fianco del Domenichino, in contatto con gli ambienti classici, divenendo raffinato interprete della tradizione rinascimentale, in modo particolare di Raffaello. Riuscì a creare immagini di una bellezza ideale, armoniosa e perfetta nella sua semplicità, ma anche vitale e dinamica per lo scambio di gesti che legano le figure, irradiate da una luce diffusa, etera, che irradia gli incarnati, resi più naturali dallo sfumato, espediente attinto dalle studio di Leonardo.

La particolarità che cogliamo nell’opera, e che accompagna molti suoi dipinti, è la stesura del colore levigata e limpida, che unita alla luce tersa appena menzionata, creano un risultato di una delicatezza estrema, mostrando quell’inconfondibile resa porcellanata degli incarnati tipica del Sassoferrato.

A tal riguardo merita menzione in particolare la figura della Vergine, la cui impostazione sia del viso che del corpo non possono che evocare tutta quella ritrattistica cinquecentesca che, dalla Muta di Raffaello alla Gioconda di Leonardo, dava tanto allo sguardo quanto alla posa delle mani un grande ruolo espressivo, tanto da divenire uno dei segni iconografici più interessanti nella storia della critica pittorica.

Stato di conservazione: L’opera si presenta in eccellente stato di conservazione. Ritocchi di lieve entità sparsi sulla superficie (si vedano le foto alla lampada ultravioletta). Completato da un bella cornice in legno intagliato e dorato, antica ma non coeva alla tela.


Il dipinto, come ogni nostro oggetto, viene venduto corredato di certificato di autenticità fotografico a norma di legge.
Ci occupiamo ed organizziamo il trasporto delle opere acquistate, sia per l'Italia che per l'estero, attraverso vettori professionali ed assicurati.


*Collezione della Pinacoteca Tosio Martinengo (Brescia)


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