Castelbarco

Galleria Antiquaria

Fima - Federazione italiana mercanti d'arte

Madonna col Bambino, San Giovannino e Sant’Anna

Giovanni Battista del Verrocchio (Firenze 1494 - 1569)

Splendida opera del primo Cinquecento fiorentino, attribuita a Giovanni Battista del Verrocchio, detto Il Maestro di Volterra  (Firenze 1494 - 1569)

Madonna col Bambino, San Giovannino e Sant’Anna (o Santa Elisabetta)


Olio su tavola

cm. 98 x 68, In cornice antica non coeva cm. 130 x 101


L’opera è corredata da uno studio approfondito redatto dal prof. Emilio Negro, di cui vi presentiamo alcuni estratti.

D21-116 Venduto richiedi informazioni

L'interessante dipinto raffigura un tema iconografico accattivante e perciò assai diffuso nella tradizione cristiana: la Vergine che tiene tra le braccia il divino figlio sono infatti protagonisti di questa amabile raffigurazione devozionale, anche conosciuta con il nome di ‘’sacra conversazione’’.

Nel caso specifico San Giovannino è effigiato sulla destra con lo sguardo teneramente devoto rivolto al Salvatore fanciullo, mentre la mano sinistra accarezza un candido agnello placidamente adagiato su un ripiano di pietra bianca dove appaiono anche la croce di canne e parte del relativo cartiglio con l'iscrizione ‘’ECCE AGNUS DEI’’.

Il piccolo San Giovanni Evangelista porge al Messia un cardellino, poiché una credenza cristiana narra che la macchia rossa sul capo del piccolo volatile comparve durante la salita al Monte Calvario, quando il grazioso uccellino tolse un aculeo dalla corona di spine del Salvatore per alleviare le sue pene e si macchiò le piume col sangue.

Siamo dinanzi alla rievocazione di episodi poetici cari alla tradizione cristiana, sebbene non riportati nei Vangeli, che sarebbero avvenuti durante il viaggio di ritorno dall'Egitto, quando la Sacra Famiglia sostò a riposare.

Ancora degna di nota la nudità del piccolo Gesù atta a svelare la sua natura terrena complementare a quella divina e l'insolita presenza, in secondo piano, di un'anziana tradizionalmente identificata come Santa Elisabetta, madre del Battista, ma che potrebbe verosimilmente essere parimenti Sant’Anna, madre delle Vergine.

I pregevoli caratteri stilistici della tavola in esame evidenziano la mano di un talentuoso maestro di cultura figurativa prettamente fiorentina operoso nella prima metà del Cinquecento; un valente pittore i cui punti di riferimento furono Andrea del Sarto, Rosso Fiorentino, Ridolfo del Ghirlandaio ma soprattutto Domenico Puligo: per questa ragione non trascurabile è possibile attribuire la nostra tavola a Giovan Battista Verrocchi, o Giambattista del Verrocchio (Firenze 1494-1564), nipote del celebre Andrea del Verrocchio, e credibilmente da identificare con il cosiddetto Maestro di Volterra;

Giambattista fu epigono dei citati Andrea del Sarto e Puligo, dal caratteristico ductus piacevolmente estroso e fantasioso. E’ opportuno rammentare che la riscoperta di questo maestro fiorentino apparentemente alla cerchia elitaria dei cosiddetti ‘’eccentrici toscani’’ risale ad un ventennio fa, sicché sono ancora in progresso le ricerche dedicate alla sua interessante personalità artistica: non a caso i suoi dipinti sono stati talvolta significativamente confusi con quelli del Puligo, di Andrea Larciani (alias maestro dei paesaggi di Kress), di Francesco Brina e Andrea Piccinelli detto Brescianino.

Per ottenere conferma della proposta avanzata sarà pertanto sufficiente confrontare la nostra bella opera con altre tavole di Giovanni Battista Verrocchi, ad esempio quella del castello di Buggiano e l'altra raffigurante la Madonna con Bambino, San Giovannino e due santi fanciulli Volterra a Palazzo dei Priori. In tali dipinti, parimenti al quadro qui in esame, si evidenzia- oltre al già ricordato un modus operandi derivato dal pensiero visivo di Andrea del Sarto, Rosso Fiorentino e Puligo - un adeguato compromesso figurativo tra le istanze più vivamente manieristiche e la propensione per le correnti pittoriche fiorentine di tradizione più bizzarra: caratteri tipici delle composizioni più strutture realizzate da Giovanni Battista Verrocchi negli anni fecondi della sua prima maturità artistica.

Il dipinto è completato da una bella cornice in legno intagliato e dorato antica.

Il dipinto è in ottimo stato di conservazione ed è venduto completo di certificato di autenticità a norma di legge (FIMA).
  indietro

Dipinti antichi

vedi galleria

Oggetti d'arte

vedi galleria

Mobili

vedi galleria