Castelbarco

Galleria Antiquaria

Fima - Federazione italiana mercanti d'arte

Coppia di sedie Biedermeier con schienale a lira

Germania, XIX secolo

Coppia di sedie con schienale a lira

Stile Biedermeier

Epoca XIX secolo


Germania

Ciliegio

Dettagli dello schienale ebanizzati e dorati


Misure: 53 x 43 x altezza. 86


Buone condizioni di conservazione. Rinfoderate


D22-053 € 1.100 richiedi informazioni

Lo stile Biedermeier è stato un movimento artistico che si è sviluppato tra la borghesia tedesca e austriaca intorno al 1815 e il 1848, presto diffusasi in tutta Europa, caratterizzato da un tipo di arredamento funzionale, dalla linee semplici e geometriche.

Spesso definito come genere “Romantico” per l’essenzialità e l’armonia delle sue forme, il Biedermeier assunse in prima istanza una connotazione dispregiativa: la parola Biedermeier deriva da “Bieder”, ovvero “semplice” e da “Meir, uno dei cognomi tedeschi più diffusi all’epoca, il termine voleva indicare il piccolo borghese conservatore, preoccupato unicamente della propria realtà familiare.

Lo Stile Biedermeier nasce come contrapposizione allo stile Impero e alle sue linee imponenti e pompose, tanto in voga nel XIX secolo, a favore di linee più sobrie e spoglie di vezzi e orpelli eccessivi, perfettamente in linea con la filosofia di vita semplice delle famiglie nobili tedesche di prima metà dell’Ottocento.

Tale cambiamento stilistico coincise con la nuova situazione socio-politica che tanto voleva prendere le distanze dai fatti della Rivoluzione francese e privare di ogni memoria storica il bonapartismo ottocentesco, e fu alimentato dall’avvento dei modelli promossi della rivoluzione industriale, che promuovevano prodotti funzionali, all’insegna della comodità, e facilmente realizzabili.

Niente decorazioni né ornamenti bronzei, tanto presenti nei mobili in stile Impero, la decorazione era affidata unicamente al disegno naturale del legno o a raffinati intarsi realizzati con essenze scure a contrasto. Si abbandonano i legni pregiati e scuri come il mogano, a favore di legni dalle tonalità più chiare e facilmente reperibili, come il faggio, il noce, mentre per le impiallacciature si prediligeva il ciliegio, l’acero, il frassino e la betulla.
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