Coppia di importanti candelabri in bronzo dorato (h.81 cm)
Parigi, periodo Luigi XVI (1780-1800)
Coppia di magnifici candelabri a cinque fiamme d'epoca Luigi XVI
Parigi, fine XVIII secolo
Bronzo cesellato e dorato, marmo bianco statutario
Misure: altezza 81 cm, larghezza 45 cm, profondità 32 cm.
Questa monumentale coppia di candelabri in stile Luigi XVI, eseguiti in bronzo dorato con una lavorazione di alto livello, è stata progettata e realizzata per ricreare la forma di vasi traboccanti di gigli fioriti.
I due eleganti vasi ad anfora dalla forma slanciata, eseguiti in pregiato marmo bianco statuario, sono sostenuti da un plinto dorato terminante con una fascia circolare con foglie d’acanto. Dai vasi, i cui manici sono cesellati assumendo la foggia di teste d’ariete, fuoriesce un grande bouquet floreale, costituito da grandi rami di giglio, con foglie e germogli, terminanti con cinque boccioli che racchiudono gli ugelli per sostenere le candele.
Simili motivi decorativi furono adottati da alcuni tra i migliori maestri bronzisti cesellatori del periodo Luigi XVI, tra cui François Rémond (Parigi 1747- 1812), Pierre Gouthière (Bar-sur-Aube,1732 – Parigi, 1813) e Jean-Louis Prieur (circa 1725 - dopo il 1785). Come i rami di giglio, fiore che in Francia è da sempre emblema di regalità, anche il motivo della testa d’ariete era molto popolare nello stile neoclassico della fine del XVIII secolo, animale rappresentativo della primavera, del rinnovarsi della natura e per estensione associato alla potenza creatrice.
Le quotazione sul mercato dell'arte per opere simili alle nostre, per dimensione, epoca e qualità esecutiva, seppur di difficile reperimento, sono molto importanti. A titolo esemplificativo riportiamo una coppia di candelabri proposti da Christie’s, ed appartenuti alla collezione d'arte del filantropo Ogden Mills (1857-1929):
Nel volume redatto da Hans Ottomeyer e Peter Proschel, “Vergoldete Bronzen”, 1986, è illustrata una coppia di candelabri datati 1780, con i medesimi rami ornati da motivi a giglio in bronzo dorato, e sorretti da un vaso in marmo verde, con manici a teste di ariete, ma con i corni arricciati (Collezione del Victoria and Albert Museum, Londra). Ed ancora, nel volume di Pierre Kjellberg “Objets Montés: du Moyen Âge à nos jours”, 2000, è illustrata un'altra coppia di candelabri analoghi, sempre con cinque rami giglio, uscenti però da un vaso in porcellana di Sèvres, e con manici sempre a testa di ariete.
I candelabri si trovano in buone condizioni di conservazione.
Segni di usura, dovuti all’epoca, e qualche piccola mancanza.
I candelabri si trovano in buone condizioni di conservazione.
Segni di usura, dovuti all’epoca, e qualche piccola mancanza.
La doratura si è conservata in eccellente stato.
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