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Bernardo Strozzi (1581 – 1644) e bottega - Natività ed Adorazione dei pastori

MOSTRA "Bernardo Strozzi. La conquista del colore" (Palazzo Lomellino Nicolosio, Genova)

Bernardo Strozzi (Genova 1581 - Venezia 1644)
e bottega
La Natività con l'Adorazione dei pastori

primi del XVII secolo
olio su tela, (cm): 96 x 140
con cornice 111 x 153

Provenienza: Collezione privata, Genova

Scheda critica curata dalla dott.ssa Anna Orlando (Genova)
D1085 Venduto richiedi informazioni
La tela è stata concessa in prestito alla mostra monografica tenutasi a Genova a Palazzo Nicolosio Lomellino, "Bernardo  Strozzi (1582/1644). La conquista del colore:" (ottobre 2019 - gennaio 2020).

Proponiamo un'opera di grande importanza, capace di entusiasmare qualunque conoscitore o collezionista di opere di questa caratura.

Si tratta di un dipinto ad olio su tela degli inizi del Seicento, che ripropone la celebre Natività realizzata da Bernardo Strozzi tra il 1616 e il 1618 per un nobile committente genovese, tema prediletto dall’artista e replicato in varie versioni, la più celebre delle quali è oggi conservata nel Walters Art Museum di Baltimora.

La nostra tela rivela una una tecnica pittorica ed una qualità cromatica di livello eccelso, equiparabile alla tela custodita oggi a Baltimora, e certamente superiore rispetto agli altri esemplari conosciuti di tale soggetto.

La tela proposta è opera di un artista della bottega di Bernardo Strozzi, uno dei maggiori protagonisti della vivace stagione del Barocco genovese, eseguita sotto la supervisione dello stesso maestro e con ogni probabilità con la sua stessa partecipazione; questo si evince dalla straordinaria qualità dei pigmenti utilizzati per la stesura dello strato pittorico, che ha mantenuto fulgida la sua cromia. Più incerto è stabilire se sia stata dipinta come preparazione o prototipo di tale opera, oppure realizzata in un momento immediatamente successivo.

Le condizioni di conservazione dell’opera appaiono eccellenti, lo strato pittorico non presenta alcun tipo di problema, nonostante le dimensioni della tela.

Completo di cornice d'epoca in legno dorato.



Nel Seicento Bernardo Strozzi fu uno dei maggiori pittori di Genova, che iniziò la sua carriera pittorica come allievo e collaboratore di Pietro Sorri. A prescindere dall’influenza del Sorri, i lavori giovanili di Strozzi si orientano al manierismo toscano e alle opere di pittori toscani risiedenti a Genova, come Ventura Salimbeni e Aurelio Lomi, come risulta evidente soprattutto nelle posture eleganti e ritmiche delle sue figure, e nel dinamismo della tavolozza cromatica.

Nel secondo e nel terzo decennio del Seicento, subendo l’ascendente dello stile caravaggesco portato anche a Genova da Domenico Fiasella, Strozzi adottò un naturalismo vivace, con uno stile pittorico più possente. All’influenza caravaggesca venne ad aggiungersi anche quella rubensiana e di altri maestri fiamminghi giunti a Genova, città che a quell’epoca era un centro artistico importante, con committenti di prim’ordine. Da allora in poi il luminismo e i chiaroscuri assunsero un ruolo di primo piano nell’opera di Strozzi.

Intorno al 1630 Bernardo Strozzi si trasferì a Venezia dove si guadagnò notevole fama artistica con il soprannome di “il prete Genovese“. Il suo interesse per l’arte veneziana trova riflesso anche nei lavori di quell’epoca. La conoscenza delle opere del Veronese lo indusse a scegliere una tavolozza dalle tonalità più brillanti.
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