Antonio Molinari (Venezia, 1655-1704)
L'Imperatore Nerone davanti al corpo di Agrippina
ANTONIO MOLINARI
(Venezia, 1655-1704)
L'Imperatore Nerone davanti al corpo di Agrippina
Olio su tela
117,5 x 125 cm.
117,5 x 125 cm.
in cornice 135 x 145 cm.
L’opera è corredata da expertise redatto dal Prof. Bernard Aikema (Venezia)
Il soggetto raffigurato sulla nostra superba opera è raccontato, con una grande intensità narrativa, da Tacito nei suoi Annali (Cornelio Tacito, Annales XIV, 8) ed illustra il momento culminante della drammatica morte di Agrippina, una delle più significative e carismatiche figure femminili dell'Impero romano, ordita dal figlio Nerone.
La scena, ambientata in una villa sul lago Lucrino dove Agrippina si era rifugiata, vede la donna ormai esanime, affiancata dall’imperatore Nerone, mentre sbalordito osserva con i suoi sicari il corpo della madre.
Si tratta di una tipica e significativa opera di ANTONIO MOLINARI (Venezia, 1655-1704), uno dei più autorevoli rappresentanti della pittura veneziana a cavallo tra Sei e Settecento, che ha qui dato sfoggio della sua eccellente abilità pittorica.
E’ un raffinato esempio del talento dell'artista per i quadri da stanza che, con una grandiosa composizione di intento morale, mette in scena un episodio dove gli attori emergono per le sontuose pose teatrali, ricche di dettagli e caratterizzati da colori vibranti, forme ampie e una pennellata morbida e sensuale.
Allievo di Antonio Zanchi, l'artista fu particolarmente influenzato dall'arte del maestro, da cui il gusto tenebroso e il robusto naturalismo delle prime opere, come ad esempio 'Susanna e i vecchioni' e 'La vendetta di Tomiri' (Staatliche Gemäldegalerie di Kassel).
E' da riconoscere all'artista il merito di aver reso possibile, in affinità con Sebastiano Ricci, il corso successivo dell'arte veneziana. Ciò, avviene durante il nono decennio, osservando la 'Cattura di Sansone' (Madrid, collezione privata), dove l'accentuata teatralità dei gesti, la tavolozza chiara e la fluidità della pennellata decretano il pieno affrancamento dalla cultura tenebrosa.
Ed è proprio in questo riferimento temporale che il nostro dipinto deve essere stato eseguito. Sono gli anni in cui il Molinari beneficiò di un ragguardevole successo, dipingendo quadri da stanza raffiguranti episodi di carattere storico, mitologico o biblico, dipinti che celebrano eroine come Porzia o Sofonisba, o personaggi della storia romana, come 'Antonio e Cleopatra' (Bassano del Grappa, Museo civico), ed appunto 'Nerone ed Agrippina’, una versione analoga alla nostra custodita alla Staatliche Gemäldegalerie Alte Meister a Kassel, in Germania.
Link del dipinto: http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda/opera/60526/Molinari%20Antonio%2C%20Nerone%20esamina%...
Dipinto in eccellenti condizioni di conervazione.
Come ogni nostro oggetto, l'opera viene corredata di certificato di autenticità e scheda descrittiva.
Per qualsiasi informazione, non esitate a contattarci: info@antichitacastelbarco.it