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Transito di San Giuseppe

Ambito di Francesco Guarino (Napoli 1611 - Gravina in Puglia 1651)

Scuola napoletana della fine del Seicento
Ambito di Francesco Guarino (Napoli 1611 - Gravina in Puglia 1651)

Transito di San Giuseppe


olio su tela
101 x 74 cm.
In cornice 109 x 82 cm.


D22-052 Venduto richiedi informazioni

Particolarmente raro il soggetto proposto, che immortala un momento della vita di San Giuseppe, il suo passaggio dalla vita terrena, attraverso la morte, a quella spirituale.

Sebbene il Nuovo Testamento non dica nulla della morte di Giuseppe, pur lodandone la figura in attinenza alla vita di Cristo, tale evento viene raccontato dai testi apocrifi, in modo particolare dal Protovangelo di Giacomo, che descrive dettagliatamente questo momento, con l’uomo ormai morente, consolato dalla presenza del figlio e della sua sposa, mentre la sua anima viene raccolta dagli arcangeli e condotta in Paradiso.

La raffigurazione di Cristo è molto plastica, in piedi mentre compie un gesto teatrale indicando con il braccio destro uno dei due grandi angeli dalle ali spiegate che reggono il corpo del padre, come ad autorizzarne la salita in cielo.

Nella parte alta della raffigurazione un tripudi di angeli indicano la strada alla beatitudine: uno tiene in mano il giglio fiorito, attributo di Giuseppe, un altro una ghirlanda di fiori. La presenza degli angeli è molto simbolica per san Giuseppe che ricevette l'annuncio di essere il prescelto sposo di Maria.

L’opera esprime i caratteri tipici della pittura napoletana fra '600 e '700 e, in particolare, molte sono le affinità stilistiche e compositive con le realizzazioni del napoletano Massimo Stanzione (1585-1656), di cui è presente una composizione analoga a Napoli, presso Castel Sant'Elmo (https://storico.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Menu-Utility/Immagine/index.html_6458...)

Indugiando nell’analisi del dipinto possiamo agevolmente avvicinarlo alle tipologie stilistiche della cerchia di Francesco Guarini (1611 - 1654), anch’esso tra gli artisti di formazione napoletana legati indissolubilmente alla pittura caravaggesca, che ebbe la sua formazione proprio nella bottega dello Stanzione.

Particolarmente significativa è la produzione del Guarini di scene sacre destinata sia a commissioni pubbliche che private e “da camera”, definita da un eccezionale numero di dipinti di carattere devozionale.

Sappiamo infatti che Guarini realizzò per la Chiesa del SS. Corpo di Cristo di Serino una grande pala raffigurante il Transito di San Giuseppe (http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda/opera/53435/Guarino%20Francesco%2C%20Morte%20di%20san...), ispirata dal prototipo ideato dal suo maestro, reinterpretandone però la definizione delle forme tipica con il suo stile e con un’attenzione ai dettagli che l’hanno annoverata tra le opere migliori della sua maturità.

La magnificenza della tela portò il Guarini e la sua bottega a realizzarne altre versioni per le commissioni private, di dimensioni naturalmente più contenute con un linguaggio pittorico spesso più semplice. Brillante rimane la gamma cromatica, come nel nostro caso, giocata sul rosso luminoso del mantello del Cristo, sui bianchi splendenti di perizomi ed incarnati degli angeli, e per finire con il giallo ocra delle vesti dell’angelo girate di spalle.

Condizioni di conservazione:

Il dipinto, esaltato da uno splendido craquelè, si presenta in condizioni di conservazione buone.
Rintelo eseguito nel tardo Ottocento.

Completo di cornice non coeva.


INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI:

Il dipinto viene venduto corredato di certificato di autenticità e scheda iconografica descrittiva.

Ci occupiamo ed organizziamo il trasporto delle opere acquistate, sia per l'Italia che per l'estero, attraverso vettori professionali ed assicurati.
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