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Pier Francesco Cittadini (Milano, 1616 – Bologna, 1681)

Ritratto della marchesa Elena Alessandra Malvezzi

Pier Francesco Cittadini, detto il Milanese (Milano, 1616 – Bologna, 1681) attribuito

Ritratto della marchesa Elena Alessandra Malvezzi (nata nel 1627), all’età di 35 anni, con il suo Cavalier King


Reca in alto a destra lo stemma araldico della Famiglia Malvezzi
Iscrizione con nome dell’effigiata Alexandra Mal(vezzi) e datazione anno domini MDCLXI, anno 1661

Olio su tela

76 x 52 cm.
in cornice antica 95 x 79 cm.

D22-111 Venduto richiedi informazioni


Il dipinto, di indiscutibile tenuta qualitativa, è attribuito a Pier Francesco Cittadini, detto il Milanese per la sua città natale, che dopo una prima formazione si spostò a Bologna dove ebbe grande fortuna e dove si presume abbia ritratto la nostra effigiata, la giovane marchesa Elena Alessandra Malvezzi. L'opera reca, in alto a destra, lo stemma nobiliare della famiglia, l'iscrizione con il suo nome e l'anno di esecuzione (la donna aveva pertanto intorno ai 35 anni).

Si tratta pertanto di un documento molto prezioso, che ci presenta la nobildonna immortalata nell’opulenza del suo vestito e distinta da un portamento aristocratico, come membro di una delle più influenti famiglie nobili di Bologna.

Prezioso perché si conosce solo un altro dipinto in cui troviamo ritratta Alessandra Malvezzi, e precisamente il grande ‘Ritratto di famiglia’*, eseguito nel 1645 circa, custodito nella loro storica dimora, il Castello Malvezzi-Campeggi o Rocca Sforzesca di Dozza (Bologna); tale opera, attribuita sempre al Cittadini, vede immortalati, oltre al marchese Carlo Filippo Malvezzi (1595 - 1665) e alla moglie Ginevra Barbieri (-1692), tutta la numerosa discendenza dei loro nove figli [1], tra cui Alessandra, la maggiore e ritratta pertanto quasi diciottenne, che prende un libro dalle mani della madre.

Tornando con l’attenzione al nostro dipinto, la marchesa è ritratta con un abito sontuoso secondo la moda tipica del tempo, che ne celebra l’eleganza aristocratica, mentre con la mano destra sfiora la spilla gioiello posta all’altezza del seno e con la sinistra sorregge il suo piccolo Cavalier King. La tela potrebbe essere stata commissionata in occasione delle sue nozze, dato che la presenza dell’animale domestico aveva un significato preciso: poiché la fedeltà del cane è una caratteristica così nota, dichiarava al contempo le virtù della donna.

Il ritratto riprende l'impianto iconografico tipico della ritrattistica lombardo-emiliana del Cittadini, in cui il pittore non si attiene alla mera riproduzione fisionomica, ma pone attenzione anche ai gesti, corrispondenti ad un vero e proprio codice simbolico: una mano della donna trattiene il cane, già citato simbolo di fedeltà, l’altra sfiora la perla pendente del gioiello, simbolo dell’amore nella sua pienezza, dell'innocenza. Anche la foggia dell’abito, con un velo che arriva a cingerle il collo, allude alla pudicizia della dama ed alla sua purezza.

Il dipinto in esame testimonia tutte le qualità attribuite all'artista, sintetizzando l’austerità del realismo di tradizione lombarda del Seicento, con la raffinatezza del mondo emiliano rappresentata da Cesare e Benedetto Gennari, senza tralasciare l'eleganza e le sontuosità di immagine di tradizione romana, veneta e fiamminga.

Merita, infine, menzione la minuziosa descrizione sartoriale con cui l’autore ha definito i tessuti delle vesti, del suo ricco abito in seta avorio con motivi broccati, ricami corallo formanti motivi a garofani, e sapienti lumeggiature in oro tipiche dell’’alta moda’ seicentesca, ravvisabile anche nella foggia larga delle maniche con alto bordo raccolto nella piega del gomito e nella fascia di pizzo che le cinge le spalle.

Il dipinto è completato da una cornice antica in legno dorato.

’opera viene venduta corredata di certificato di autenticità e scheda iconografica descrittiva.

Ci occupiamo ed organizziamo il trasporto delle opere acquistate, sia per l'Italia che per l'estero, attraverso vettori professionali ed assicurati.

È anche possibile vedere il dipinto nella galleria di Riva del Garda, saremo lieti di accogliervi per mostrarvi la nostra raccolta di opere.

Contattateci, senza impegno, per qualsiasi informazione aggiuntiva.

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*Pier Francesco Cittadini detto il Milanese - Ritratto di famiglia (1645 circa; olio su tela, cm 265 x 360; Dozza, Rocca Sforzesca)


[1] i figli del marchese Malvezzi sono, in odine di nascita che nell’oridine sono Elena Alessandra (nata nel 1627), Isabella (1628), Marsibilia (1630), Galeazzo Protesilao (1631), Fulvia (1632), Pantasilea (1634), Protesilao Vincenzo (1635), Maria Angela (1636), Emilio Maria (1639) e Laura Francesca (1640).

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