Il piacevole dipinto ci illustra una delle tematiche predilette dai collezionisti d’arte fiamminghi tra Sei e Settecento, e precisamente ci apre le porte di una bottega/laboratorio d’arte, illustrandoci l’ambiente di lavoro di un gruppo di facinorosi scultori. Che rende fascinosa la composizione è l’atmosfera reale, non artefatta ed anche disordinata, tale da immedesimarci nel contesto degli artisti del tempo.

Vediamo una coppia di giovani committenti, facilmente identificabili come due viaggiatori del Grand Tour (il globo posto a destra potrebbe alludere al loro viaggio), giunti nell’atelier per visionare il busto che il gentiluomo si sta facendo plasmare, come perfetto ‘souvenir’ da ripotare in patria una volta terminato il viaggio.

Ed ancora altri artisti, forse apprendisti, si stanno esercitando nel disegno, indaffarati a riportare i dettagli di una scultura sui propri album. Infine un ultimo personaggio mentre visiona un grande dipinti a parete parzialmente coperto da un drappo rosso.

Spostando l’attenzione al contesto attributivo, possiamo collegare la tela ad un pittore attivo tra Sei e Settecento, ispirato certamente alle capacità pittoriche ed inventive di Josef Horemans il Vecchio (Anversa 1682-1752), maestro indiscusso di questo genere pittorico che, grazie alla sua pittura, seppe immortalare l’atmosfera degli "affari quotidiani" con grande fascino.

La tela si trova in eccellenti condizioni di conservazione.

Completa di una bella cornice in legno intagliato e dorato antica.

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