Castelbarco

Galleria Antiquaria

Fima - Federazione italiana mercanti d'arte

Maria Maddalena rinuncia alle vanità

Giovanni Camillo Ciabilli (Signa 1675 - Firenze 1746)

Simone Pignoni (Firenze 1611 - 1698) bottega
Attribuito a Giovanni Camillo Ciabilli (Castello di Signa 1675 - Firenze 1746)

La Maddalena si spoglia delle sue vesti e rinuncia alle vanità del mondo


Olio su tela, 88 x 72 cm.
in cornice 112 x 94 cm.

Provenienza: Porro & C. Milano, Dipinti antichi, 23/11/2006, Lotto 273, Stima: 12.000-15.000 € (come Giovanni Camillo Ciabilli) - vedi dettagli nelle foto


D22-074 Venduto richiedi informazioni

Protagonista della nostra tela è una seducente Santa Maria Maddalena, rappresentata nel momento in cui rinuncia ai beni terreni, alle sue ricche vesti ed ai suoi monili, per aspirare alle ricchezze celesti. La vediamo così mentre si sta spogliando, con lo sguardo colmo di emozione rivolto al cielo ad evocare il pentimento, ed il teschio, suo attributo iconografico, posto al fianco dei gioielli deposti, emblemi invece del suo passato.

Il suo distacco dal mondo, dopo aver goduto in sommo grado di tutti i suoi piaceri, è qui raffigurato in modo superbo, come l’incarnazione di contraddizione -‘Magna peccatrix, santa gloriosa’ - e la tensione tra questi poli opposti è la radice stessa della forza indiscussa della sua immagine.

L’espressione della donna, sottolineata dall’intensità dello sguardo, esprime con efficacia la narrazione del tema: la testa protesa verso l’alto mentre scorge l’eternità con gli occhi castani lucidi e la bocca leggermente aperta in modo devoto ed in contemplazione.

Un’attitudine che mira ad un coinvolgimento sentimentale dello spettatore, attratto dal tono di diffusa sensualità e dall’avvenenza della donna.

Osservando l’opera ed entrando in merito alla sua collocazione attributiva, i particolari caratteri che delineano la nostra Maddalena ne collegano l’origine alla più felice produzione del tardo Barocco toscano; in particolare, i tratti stilistici e pittorici ci consentono ci accostala alla mano di Simone Pignoni, figura artistica tra le più intriganti e carismatiche nel pantheon artistico toscano del Seicento, o ad un valente allievo della sua scuola.

Tra i soggetti favoriti del Pignoni, il tema della Maddalena penitente fu certamente quello che più di ogni altro consentì all’artista fiorentino di esplorare, sulle orme del suo maestro Furini, le valenze sensuali delle sue protagoniste.

A tal riguardo è da sottolineare come Pignoni abbia elaborato questo soggetto in modo originale rispetto ad altri artisti fiorentini coevi, non rappresentando mai una figura statica, con i suoi attributi, ma cogliendo una situazione in divenire, della quale Maria Maddalena diviene vera e propria attrice.

Sollecitato dalla committenza privata a cui rivolse la maggior parte della sua produzione, spesso con l’aiuto di capaci collaboratori, lo propose infatti in diverse formulazioni a partire dalla splendida immagine eseguita per Vittoria della Rovere, ora alla Galleria Palatina.

Il nostro dipinto è prossimo nell’iconografia e nella resa pittorica, all’esemplare in collezione Hibbard di New York, ma possiamo inoltre confrontarlo ad alcune belle opere apparse sul mercato antiquario, attribuite al pittore.

- SANTA MADDALENA, Simone Pignoni, olio su tela, cm 87 x 72 (Dorotheum, Vienna, 6 ottobre 2009, lotto 142) https://www.dorotheum.com/it/l/5590830/
- MADDALENA PENITENTE, Simone Pignoni olio su tela, cm 118 x 98 (Pandolfini, Firenze, 22 aprile 2013, lotto 69) https://www.pandolfini.it/uk/auction-0070/simone-pignoni-1.asp
- MARIA MADDALENA, Simone Pignoni (Bottega di), olio su tela, cm 121,5x91,5 entro cornice antica dorata e dipinta a motivo fogliato (Pandolfini, Firenze, 21 aprile 2015, lotto 62), https://www.pandolfini.it/uk/auction-0001-1/bottega-di-simone-pignoni-sec-xvii.asp

Si ricorda che la bella tela porta una tradizionale attribuzione a Giovanni Camillo Ciabilli (Castello di Signa 1675 - Firenze 1746), che del Pignoni fu uno tra i migliori allievi e collaboratori, e che ci sentiamo di avvallare dati i caratteri specifici dell’autore; il modo di modulare l'ombra intorno alle figure riecheggia infatti fortemente lo stile del Pignoni, che fino alla morte rimarrà il suo primario punto di riferimento. Caratteristiche, invece, del suo stile personale, sia nelle prime opere che in quelle più tarde, sono la levigatezza lucente dei volti, la particolare conformazione delle mani ed il modo complesso ma elegante con cui è solito panneggiare le vesti.


INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI:
L’opera viene venduta corredata di certificato di garanzia ed autenticità, con scheda iconografica descrittiva.
Ci occupiamo ed organizziamo il trasporto delle opere acquistate, sia per l'Italia che per l'estero, attraverso vettori professionali ed assicurati.

È anche possibile vedere il dipinto nella galleria di Riva del Garda, su appuntamento; saremo lieti di accogliervi per mostrarvi la nostra raccolta di opere.

Contattateci, senza impegno, per ricevere qualsiasi altra informazione.

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