Castelbarco

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Fima - Federazione italiana mercanti d'arte

Manfredo IV di Saluzzo come Giuda Maccabeo/ Federico I di Saluzzo come Re Davide

Autore attivo in Piemonte nel XVI secolo

Seguace di Giacomo Jaquerio
(Torino, 1375 circa – 1453)

Manfredo IV di Saluzzo come Giuda Maccabeo/
Federico I di Saluzzo come re Davide


Olii su tavola fondo oro
136 x 58 cm./ 138 x 55 cm.
D23-011 € 11.800 richiedi informazioni

Coppia di affascinanti tavole fondo oro raffiguranti i ritratti di Manfredo IV del Vasto, Marchese di Saluzzo (1262 – Cortemilia 1340) ed il figlio primogenito, Federico I del Vasto (1287 – 1336), che impersonificano rispettivamente due figure leggendarie dell’antichità, precisamente Giuda Maccabeo e Re Davide.

I due soggetti sono estrapolati dal ‘Ciclo dei Prodi e delle Eroine’, celeberrimo affresco che Tommaso I di Saluzzo nel 1420 fece realizzare la propria residenza, il Castello della Manta, nella Sala Baronale.

Considerata una delle più stupefacenti testimonianze della pittura tardo-gotica profana, ispirata ai temi dei romanzi cavallereschi, tale affresco ricopre interamente la grande sala con una parata di nove eroi e nove eroine che, in abiti quattrocenteschi, raffigurano gli ideali cavallereschi delle virtù militari e morali.


Castello della Manta, Affresco del Salone Baronale, Dettaglio con il ciclo degli eroi

Attinti alla tradizione letteraria antica tali personaggi portano le fattezze dei vari nobili del casato dei Saluzzo della Manta. A tale scelta iconografica era naturalmente associato un chiaro messaggio sociale e politico auto-celebrativo. La scelta dei soggetti voleva infatti mettere in mostra il vasto sapere enciclopedico del signore e contestualmente ostentare il potere e la superiorità del padrone di casa, costituendo una sorta di genealogia spirituale della casata.

Entrando nel dettaglio dei personaggi scelti, a rappresentare le maggiori epoche della storia, possiamo vedere le fattezze del valorosa condottiero ebreo Giuda Maccabeo (Manfredo IV) e del saggio Re Davide (Federico I del Vasto) [1-2].

In riferimento alle nostre due tavole, sebbene rispecchino ancora appieno i dettami della pittura tardogotica, il loro periodi di esecuzione è da collocarsi nella seconda metà del Cinquecento, ad opera di un pittore di corte attivo nel territorio Piemontese, che dovette presumibilmente realizzare tali opere per la residenza di uno dei discendenti della casata.

In virtù degli elementi decorativi e della forte caratterizzazione fisionomica ed espressiva dei nostri personaggi, siamo propensi ad accostarne la loro realizzazione ad un seguace di Giacomo Jacquerio, uno dei maggiori rappresentante della pittura tardo gotica in Piemonte, influenzato dal gotico francese (della Borgogna in special modo), che sappiamo attivo anche per la famiglia regnante del Marchesato di Saluzzo.

I rapporti tra marchesato sabaudo e la corte di Francia erano infatti molto stretti, al punto che alla corte di Saluzzo si parlava francese e la moda delle corti era quella importata da Parigi, ed anche nell’arte tale influsso era estremamente visibile, come possiamo notare dallo stile dei nostri due cavalieri.


[1] Manfredo IV del Vasto, Marchese di Saluzzo (1262 – 1340) come Giuda Maccabeo (dettaglio dell’affresco)


[2] Federico I del Vasto, marchese di Saluzzo (1287 – 1336) come re Davide (dettaglio dell’affresco)



DETTAGLI SUPPLEMENTARI

L’opera viene venduta corredata di certificato di autenticità e scheda iconografica descrittiva.
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È anche possibile vedere il dipinto nella galleria di Riva del Garda , saremo lieti di accogliervi per mostrarvi la nostra raccolta di opere.

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