Castelbarco

Galleria Antiquaria

Fima - Federazione italiana mercanti d'arte

Altorilievo in legno dipinto e dorato 'Gesù sulla via del Calvario'

Sud della Germania/Tirolo, 1480 circa

Importante altorilievo ligneo raffigurante ‘Gesù sulla via del Calvario

Intagliatore tardo Gotico dell’arco alpino di cultura tedesco-tirolese
XV secolo, 1480 circa

Legno di tiglio intagliato dipinto e dorato
cm. 118 x 76

L’opera appartiene ad un pendant di sculture (vedi anche ‘il Bacio di Giuda’)
SC2012 Venduto richiedi informazioni

Lo stile dell’intaglio che caratterizza questa sontuosa coppia di altorilievi tardo-gotici si inserisce nella produzione scultorea tipica dell’arco alpino (Germania meridionale e Tirolo) intorno alla fine del Quattrocento, con un linguaggio che, ancora arcaico, risulta pregno di forza espressiva.

Le due opere si presume facessero parte di una più vasta composizione narrativa, posizionate negli scomparti di un altare monumentale che, con ogni probabilità seguivano il tema cardine della Passione di Cristo. Tipici elementi decorativi di tutta l’area alpina, gli altari a portelle venivano commissionati ai più importanti scultori dell’epoca, in grado di realizzare opere che potevano superare nel loro complesso anche diversi metri in altezza.

Le estese dorature che ricoprono le vesti ed impreziosiscono la composizione le rendono opere eseguite per una commissione, presumibilmente ecclesiastica, di alto livello.

La tipologia del rilievo e la sua destinazione, le proporzioni e l’andamento delle figure, così come l’intaglio del panneggio, sono elementi che avvicinano la paternità ad un intagliatore di cultura tedesco-tirolese attivo nell’Arco Alpino, dove non poche sono le personalità di spicco artefici di produzioni simili.

Seppur con un linguaggio arcaico, i personaggi sono resi con dovizia di dettagli: i particolari dei capelli, dei volti, della resa dei panneggi e della tensione dei corpi ne evidenziano l’abilità dell’intagliatore.

Il maggiore e più celebre fu il pittore e scultore Michael Pacher, ma molti altri nomi, meno noti ma altrettanto di talento, hanno ricoperto un ruolo di primo piano nell’arte scultorea tirolese del ‘400. In particolare le opere sono scolpite con uno stile che richiama l'operato di artisti come Hans Klocker (Gais 1450 circa – Bressanone, 1500 circa), Narciso da Bolzano, Hans Schnatterpeck (attivo nel XV a Merano), Michel Erhart, Silvester Müller e Jörg Arzt.

Le opere si trovano in eccellente stato di conservazione, con policromia e doratura originale.


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