Claude Joseph Vernet (Avignone 1714 - Parigi 1789), bottega di
Marina in tempesta con naufragio
Claude Joseph Vernet
Avignone 1714 – Parigi 1789
bottega di
Tempesta al largo di una costa rocciosa con scena di naufragio
bottega di
Tempesta al largo di una costa rocciosa con scena di naufragio
1750/60
olio su tela, 69 x 95 cm.
incorniciato 91 x 118 cm.
Provenienza: Collezione privata Ginevra, Svizzera
Nella parte retrostante del telaio, in basso a sinistra, un vecchio cartiglio che riporta l’antica attribuzione a Claude-Joseph Vernet. Presenti altre iscrizioni con i numeri d’inventario delle collezioni dei precedenti proprietari.
Condividiamo un'opera di grande importanza, capace di entusiasmare qualunque conoscitore o collezionista di dipinti antichi.
Si tratta di una splendida marina eseguita da un talentuoso pittore della bottega del francese Claude-Joseph Vernet, dove il mare ancora burrascoso si scaglia contro le rocce.
Siamo di fronte ad una sensazionale scena di tempesta e naufragio, che descrive uno scorcio costiero nel momento successivo alla burrasca; una nave scampata al dramma si allontana mentre i sopravvissuti si arrampicano in salvo sugli scogli.
Gli effetti della luce creano un dramma visivo nel contrasto tra l'oscurità del mare con le nuvole temporalesche in diradamento e l’azzurro del cielo trafitto dai timidi raggi di luce.
La vera magia del dipinto è proprio l'uso personalissimo che il pittore fa della luce e dei colori, con gli effetti chiaroscurali capaci di accentuarne la tridimensionalità ed il movimento.
Versioni analoghe alla nostra si trovano nei più importanti musei e collezioni private internazionali, appartenenti ad una nutrita serie di dipinti realizzati dal maestro e dai suoi collaboratori durante il suo soggiorno in Italia.
Gli effetti della luce creano un dramma visivo nel contrasto tra l'oscurità del mare con le nuvole temporalesche in diradamento e l’azzurro del cielo trafitto dai timidi raggi di luce.
La vera magia del dipinto è proprio l'uso personalissimo che il pittore fa della luce e dei colori, con gli effetti chiaroscurali capaci di accentuarne la tridimensionalità ed il movimento.
Versioni analoghe alla nostra si trovano nei più importanti musei e collezioni private internazionali, appartenenti ad una nutrita serie di dipinti realizzati dal maestro e dai suoi collaboratori durante il suo soggiorno in Italia.
La tipologia compositiva, nonché la qualità esecutiva e l’attenzione ai dettagli a cui siamo di fronte, sono elementi tipici dei ‘prototipi’ ideati da Vernet, poi ripresi dai suoi migliori allievi per far fronte alle innumerevoli richiesti dei committenti.
La presenza di varie versioni della stessa composizione dimostra infatti il successo di tali invenzioni figurative, particolarmente ricercate dai collezionisti dell XVIII secolo. Vernet visse a Roma per vent'anni (1734 – 1753), diventando particolarmente popolare fra gli aristocratici inglese che vi facevano tappa nel Grand Tour.
Il dipinto si presenta in ottimo stato di conservazione, con una bella cornice in legno intagliato e dorato.